di Alfredo Salucci
Titolo: Racconti di fantasia partenopea
Autore: Alfredo Salucci
Editore: Albatros edizioni
Anno Edizione: 2020
Pagine: 309
Genere: Narrativa
Una delle prime cose che avverte chi legge questi racconti di Alfredo Salucci è una sensazione di “leggerezza”: ovvero una “reazione al peso di vivere”, secondo le parole di Italo Calvino. Ciò dipende senz’altro da una felice predisposizione narrativa che consente all’autore di esprimere quello che sente, fantastica o immagina, senza apparente sforzo. A “sottrarre peso” alla narrazione contribuisce, altresi, la capacità di delineare e rappresentare i tanti e vari personaggi senza fare ricorso a schemi precostituiti, per cui il loro carattere si rivela in modo spontaneo, quasi per germinazione naturale. Così, i protagonisti o le figure minori di queste storie manifestano una propria autonoma individualità che si propone al lettore senza mediazioni esterne che ne alterino l’umanità più profonda. Insomma, le donne e gli uomini che si incontrano e si avvicendano in questi racconti, si imprimono, fin dal loro primo apparire, nella mente e nel cuore del lettore grazie ad un’intrinseca vitalità tipica proprio delle persone reali, per cui non è inopportuno fare una riflessione sul titolo dell’opera che parla di “fantasia partenopea”: qui, e non poteva essere diversamente trattandosi di Napoli, la fantasia non è una facoltà che si diletta di astrazioni, ma uno strumento prezioso che consente di cogliere e di intendere con più libertà e, quindi con più leggerezza, il mondo delle emozioni e dei sentimenti.